Situazioni spiacevoli come infortuni sul lavoro comportano la messa in moto di un importante meccanismo burocratico. In tal senso, in caso di infortunio durante l’orario di lavoro, sarà obbligo sia del lavoratore che ha subito l’incidente sia del suo responsabile, svolgere i propri doveri nel rispetto della legge e di quanto richiesto dall’INAIL, ovvero l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
Nonostante la legge parli chiaro e il tema della sicurezza sul posto di lavoro sia quotidianamente trattato dai principali mezzi d’informazione, veramente pochi sono i lavoratori che hanno perfettamente compreso il regolamento relativo alla procedura per infortunio sul lavoro, mentre moltissimi sono i dipendenti che si interrogano sul cosa fare negli istanti immediatamente successivi all’infortunio.
Successivamente, dunque, verrà fornita una risposta alla domanda cosa fare in caso di infortunio sul lavoro descrivendo in maniera dettagliate tutte le azioni che seguono la situazione sopracitata e analizzando anche l’importanza che ricopre un professionista come l’avvocato del lavoro e le azioni legali da lui esercitabili.
Quale procedura deve fare il lavoratore in caso di infortunio sul lavoro?
Come riportato nelle leggi attualmente in vigore, in caso di infortunio accorso durante le ore lavorative, il dipendente ha l’obbligo di informare immediatamente il proprio datore o responsabile, anche qualora l’infortunio risultasse non particolarmente gravoso.
Nell’eventualità in cui il dipendente non comunicasse quanto accaduto, qualora l’azienda non venisse a conoscenza dell’incidente, questo risulterebbe privato di ogni diritto a essere risarcito per i giorni precedenti a quello in cui il datore ha ricevuto comunicazione del sinistro.
Solamente comunicato il fatto, il lavoratore potrà svolgere un’apposita visita medica volta a stabilire l’entità del danno e gli eventuali giorni di convalescenza. Questa perizia medica legale, effettuata presso appositi ambulatori, termina con il rilascio di un certificato, da consegnare al proprio responsabile. Da poco più di sei anni, oltre che al proprio datore di lavoro, la certificazione rilasciata dal medico andrà inviata da quest’ultimo anche INAIL, organo che si occupa dell’eventuale erogazione di denaro in caso di infortunio sul lavoro.
Solamente al termine di questo processo sarà possibile, eventualmente, ricevere la somma di denaro stabilita.
Cosa deve fare il datore di lavoro in caso di infortunio sul lavoro?
La procedura per l’infortunio sul lavoro è decisamente differente dalla prospettiva del datore di lavoro. Anche quest’ultimo ricopre, infatti, un ruolo caratterizzato da diversi obblighi, a partire dall’assicurare ognuno dei propri dipendenti.
Qualora avvenisse un infortunio a uno dei propri dipendenti durante l’attività lavorativa, questo dovrà prontamente fornire soccorso, aiutando il soggetto infortunata a raggiungere la struttura medica più vicina. Le spese relative al trasporto dovranno essere a carico dell’azienda, a meno che la gravità dell’infortunio comporti la chiamata dell’ambulanza.
Una volta assicuratosi di aver fornito primo soccorso al proprio dipendente, il datore di lavoro dovrà occuparsi di presentare, via telematica, denuncia all’ente dei lavoratori. In seguito questo dovrà adempire a un ultimo obbligo: provvedere all’erogazione del denaro previsto in caso di infortunio.
Denuncia o comunicazione dell’infortunio
Come scritto in precedenza, in caso di infortunio sul lavoro non guaribile entro 3 giorni, il datore ha l’obbligo di sporgere denuncia presso l’INAIL.
Questa dovrà essere presentata solo ed esclusivamente in via telematica entro e non oltre 48 ore dalla dal giorno in cui si ha avuto notizia del fatto e dovrà allegare il certificato medico rilasciato dal professionista incaricato di stabilire la gravità dell’incidente accaduto. Tale procedimento subisce alcune variazioni in caso di infortuno mortale, contesto che obbliga il responsabile a denunciare l’accaduto entro 24 ore dall’infortunio.
Oltre alla denuncia, le legge italiana prevede anche la comunicazione di infortunio, cioè l’adempimento con cui tutti il datori di lavoro ha l’obbligo di comunicare, sia all’INAIL sia al SINP, i dati riguardanti gli incidenti sul lavoro che comportano l’inabilità al lavoro per almeno 24 ore.
Come ottenere l’indennizzo da Infortunio sul lavoro con l’avvocato Federica Barbiero?
Situazioni come quelle descritte nei paragrafi precedenti richiedono, nella maggior parte dei casi, un avvocato per infortunio sul lavoro. Nell’eventualità che l’ente per gli infortuni del lavoro respingesse le richieste fatte, l’avvocato del lavoro Federica Barbiero e i suoi associato fornirebbero il sostegno legale necessario a presentare un opposizione al provvedimento contestato.
I diversi anni d’esperienza alla spalle e le numerose pratiche svolte nel corso degli ultimi hanno, infatti, permesso all’avvocato Barbiero e ai suoi associati di diventare tra i principali professionisti in quest’ambito.
Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro a Torino – info dall’avvocato Federica Barbiero
Come vengono pagati i giorni di infortunio?
Nel caso non sapessi come vengono pagati i giorni di infortunio, non ti resterebbe che continuare a leggere questo articolo. Infatti, nel caso in cui l’infortunio richiedesse più di 3 giorni a casa, il dipendente sarebbe obbligato a rilasciare certificazione medica al datore di lavoro. La retribuzione avviene nel seguente modo: il primo giorno viene pagato al 100% dal datore di lavoro, mentre i tre successivi al 60%. Dal quarto in poi, la retribuzione sarà al 60 % fino al 90 giorno, per poi passare al 75 % fino alla completa guarigione del lavoratore.
Quanto tempo si ha per denunciare un infortunio sul lavoro?
Quanto tempo ha un datore di lavoro per denunciare l’accadimento di un infortunio sul lavoro che ha coinvolto un proprio dipendente? Ai fini assicurativi, egli ha il dovere di denunciare tutti gli infortuni che possono comportare un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni. Una volta che è stato informato dal lavoratore, il datore ha l’obbligo di effettuare la comunicazione agli enti previdenziali entro i due giorni successivi a quello in cui gli sono stati prontamente comunicati i dati identificativi del certificato medico del lavoratore.
Quali sono gli obblighi a carico del lavoratore a seguito di infortunio?
Se volessi sapere quali sono gli obblighi a carico del lavoratore a seguito di infortunio?, dovresti continuare la lettura di questa risposta. Nel caso tu non ne fossi a conoscenza, il dipendente è obbligato a fornire immediate indicazioni, anche in merito a infortuni di lieve entità, al proprio datore di lavoro. Il lavoratore ha il diritto di non perdere il posto di lavoro, per un periodo massimo che viene stabilito dalla contrattazione collettiva.
Chi deve fare la denuncia di infortunio sul lavoro?
In caso di infortunio sul lavoro è lecito domandarsi chi è tenuto a farne la denuncia. Innanzitutto il lavoratore deve informare immediatamente il proprio datore di lavoro dell’infortunio. Questa comunicazione dev’essere accompagnata dai riferimenti del certificato medico, cioè il numero identificativo, la data di rilascio e i giorni di prognosi indicati. A questo punto, se la prognosi è superiore ai 3 giorni, il datore di lavoro ha l’obbligo di denunciare l’infortunio all’INAIL in via telematica entro 24 ore dall’evento o entro 2 giorni dalla ricezione del certificato medico.